Come riportato da molti organi di stampa, anche internazionali, il 21 novembre Vitinia dichiarerà unilateralmente la propria indipendenza. Nonostante l’assoluto silenzio sulla questione da parte della Farnesina, ormai la questione della secessione del minuscolo quartiere a sud di Roma è cosa nota a tutti.
I primi effetti di questo atto saranno: l’uscita di Vitinia dalla zona euro (l’unica moneta che avrà valore legale sarà il fiorino vitiniese), l’invio di diplomatici alle Nazioni Unite e la statalizzazione di tutti gli istituti bancari presenti sul territorio.
La stazione della metropolitana vedrà l’eliminazione degli attuali tornelli, sostituiti da metal detector: oltre al biglietto, i viaggiatori dovranno mostrare il passaporto o, quanto meno, la carta d’identità valida per l’espatrio.
Un alto muro cingerà l’intero abitato di Vitinia: la struttura muraria sarà fornita dallo stato di Israele che di queste cose se ne intende. I varchi nel muro saranno i seguenti: sottopassi di via Sarsina e di via del Risaro (che di notte saranno però chiusi da grate); Via Grande di Vitinia (un’arteria ancora da costruire che permetterà l’accesso direttamente dal Torrino grazie a un avveniristico ponte lungo 8 chilometri); via del Lago Santo, dove l’attuale pizzeria Re Grano sarà trasformata nella dogana per le merci in entrata e in uscita da Vitinia. Il cavalcavia di via del Risaro sarà chiuso e al suo posto verrà creato un Parco dell’Amore, per le coppiette che vorranno appartarsi, con una bella vista della sottostante ferrovia della metropolitana.
Fra gli altri significativi cambiamenti, ricordiamo che l’attuale numerazione del bus 09 sarà modificata in 1, come è giusto che sia.
Già dai primi giorni di settembre sarà attivo un call-center informativo e sarà in distribuzione un depliant turistico dedicato alle bellezze del luogo e alla ricettività turistica, anche in vista del faraonico progetto di portare il mare a Vitinia, con la trasformazione della piana di Malafede in località balneare. Purtroppo, com’è noto, per la realizzazione di questo progetto i tempi saranno lunghi, anche a causa del prevedibile ostracismo di Acilia, che verrebbe rasa al suolo.